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PSNOW STADIA E XCLOUD – Il futuro del gaming è in streaming

Che il futuro non appartenga ai supporti ottici è oramai cosa certa, con reti internet sempre più veloci e prezzi sempre più bassi, ci stiamo inevitabilmente arrendendo all’avvento della totale digitalizzazione dell’universo Gaming. Microsoft aveva previsto tutto questo con largo anticipo, forse troppo anticipo causando infatti il mal contento comune e dovendo tornare sui propri passi durante l’annuncio di XBOX ONE, ancora oggi sono tantissimi i collezionisti che non rinuncerebbero per nulla al mondo alla propria copia fisica del gioco o alle versioni limited con statuine e altri gadget. Tutto questo è destinato inevitabilmente a finire, nonostante il malcontento di molti utenti che si domandano che fine potrebbe fare la loro collezioni digitale se il servizio a cui si appoggiano dovesse chiudere definitivamente. Alcune società però, hanno deciso di puntare fortissime verso questa tecnologia “all-digital” fatta di streaming e download.

Quelli che andremo ad analizzare in questo articolo sono tre fra questi servizi, i più famosi, che si contenderanno nei prossimi anni lo scettro di imperatori del digitale. Il primo è un servizio completamente nuovo, offerto da Google e che si propone come diretto competitor delle attuali console domestiche. Il secondo di cui vi parleremo è il servizio offerto da Sony PlayStation, parallelo all’esistenza della proprio console domestica. Ultimo, ma non meno importante, è il servizio di Microsoft Xbox, anch’esso parallelo all’esistenza della console XboxOne. Analizziamoli uno per uno prima di confrontarli fra loro.

GOOGLE STADIA

La piattaforma di Google che per ora non sta lasciando senza fiato nessuno.

Del servizio offerto da Google ne abbiamo parlato in alcuni precedenti articoli del nostro sito. Quello che andremo a fare ora è analizzare l’andamento di questo servizio gaming.

Sono passati 5 mesi dal DayOne per questa innovativa console per videogiochi; attualmente, Google Stadia, sembra essere una console in fase di beta testing. Utilizzata attraverso Chromecast ultra o uno smartphone, i risultati sono molto buoni. Chiariamoci, niente a che vedere con un PC di fascia medio\alta, ma sicuramente la console può tenere testa ai diretti rivali attuali, PS4 PRO e XBOX ONE X. Se invece vorremo utilizzare il servizio attraverso il browser web Chrome, cominceremo a imbatterci in seri problemi di gestione rete e frame. L’impatto con la console è alquanto inusuale e ricorda molto quello con un servizio media di una smart TV, come se tentasse con tutte le forze di offrirci un ibrido tra una dashboard di una console e un servizio diverso, fallendo a nostro parere nell’intento. Il risultato infatti è poco pratico e intuitivo e nei primi mesi di vita ha visto veri e propri problemi anche nel semplice accesso allo store di Stadia.

Se vi sembriamo molto critici nei confronti di questa console è perché effettivamente lo siamo. Google Stadia ha le potenzialità per essere una console incredibilmente potente ed efficace, con la capacità di spazzare via la concorrenza riducendo al minimo i costi e migliorandosi senza la necessità di acquistare una console “evoluta”. Ma quello che stiamo analizzando in questo articolo è il vero e proprio servizio di streaming che attualmente, per Stadia, è molto limitato, sia nelle sue capacità di riproduzione remota, sia nel suo parco giochi ancora troppo piccolo e privo di killer app che ne incrementerebbero le vendite. Sono una trentina i giochi disponibili attualmente, troppo pochi per giustificarne davvero l’acquisto oggi come oggi e troppo poche le prossime uscite che valgano davvero l’acquisto di Google Stadia, praticamente zero invece le esclusive.

Questo per ora, mette nella nostra personalissima classifica dei servizi streaming riservati al gaming all’ultimo posto la console di Google, sperando che in futuro possa abbattere quelle limitazioni che ne impediscono la fruizione adeguata.

PLAYSTATION NOW

Il più anziano fra i servizi di Gaming in Streaming attualmente disponibili

Quando la prima mossa la fa il “nemico” non puoi che adeguarti e rispondere al fuoco. Sony non ha mai dimostrato interesse verso il gioco in streaming. PS4 ha sfondato ogni possibile record, battendo di gran lunga Microsoft nella corsa al trono dell’attuale generazione. Non ha mai dichiarato di voler attuare piani futuri legati all’universo digitale ma non per questo si è fatta trovare impreparata quando nell’aria cominciavano a sentirsi rumors legati ad una console Google che avrebbe funzionato solo online e attraverso lo streaming. Ecco quindi che nel 2015 esce PlayStation Now, il servizio di gioco in Streaming di Sony.

Per usufruirne bisogna pagare un abbonamento mensile e si ha immediatamente accesso ad un parco giochi notevole. Più di cinquecento titoli fra multipiattaforma che troviamo anche su Stadia e le immancabili esclusive Sony che probabilmente hanno fatto la differenza nella “guerra” con Microsoft.

Per usufruire del servizio avremo bisogno di una console PS4 oppure di un PC Windows senza esagerate potenzialità hardware. Su PS4 la resa dei titoli offline, giocati con una connessione FTTH, sarà pressoché identica rispetto a quando giochiamo ai titoli acquistati in versione fisica o digitale dallo store. Leggermente diversa la storia per quanto riguarda i titoli online che subiranno un leggerissimo lag, percettibile solamente ad un utente tecnicamente esperto ma che potrebbe disturbare durante una sessione competitiva di gioco.

Il nostro team mette questo servizio al primo posto fra i 3 attuali servizi di streaming game per la solidità del servizio offerto, frutto di anni di sperimentazione e un database di giochi pazzesco per un servizio che parte da 9,99€ al mese.

PROJECT XCLOUD

Il più misterioso fra i tre servizi, visto che ancora si nasconde dietro una versione Beta

X-Cloud è il servizio che propone Microsoft per lo streaming di gioco. Come dice il nome stesso, è un progetto, una versione beta che attualmente abbiamo potuto provare solamente attraverso metodi non ortodossi visto che in Italia non è ancora arrivato nemmeno in questa fase di testing. Un centinaio di titoli con maggiore spazio alle esclusive Xbox verrà reso disponibile all’utilizzo attraverso un qualsiasi PC o uno Smartphone per chiunque volesse usufruirne, si, perché oggi il servizio in beta è gratuito ma a numero chiusissimo di utenti. Lo streaming risulta molto fluido con alti livelli di dettaglio in 4k. Anche per questo servizio si possono notare dei lag durante le sessioni online ma c’è da sottolineare che i server sono attualmente tutti negli States e noi abbiamo testato il servizio dall’Italia con normali problemi di latenza. Fiore all’occhiello di questo servizio per Microsoft è la messa a disposizione immediata di titoli freschi di uscita, non si dovrà quindi attendere molto per giocare ai migliori titoli che usciranno per Xbox One X prima di poterne usufruire in streaming con questo servizio. Sony, almeno al momento, preferisce dare priorità alla console domestica che al suo servizio streaming per quanto riguarda le nuove uscite.

I tre servizi descritti brevemente si somigliano molto, ognuno eccelle in qualcosa e ognuno ha gravi pecche in qualcos’altro. Indubbiamente sono tutti e tre servizi ottimi ma troppo giovani per essere etichettati in qualsivoglia modo, ma è sicuramente uno spiraglio visivo verso il futuro videoludico che ci aspetta, privo di apparecchiature costose e ingombranti a intasare le mensole del nostro salotto.

Noi, come redazione, premiamo il lavoro svolto fino ad oggi da Sony con il suo PlayStation Now indubbiamente perché è il servizio più vecchio e con più esperienza sul campo. Possiamo però sottolineare che in questi anni non si è saputo evolvere più di molto, attendendo l’avvento di Google e Microsoft sullo stesso mercato.

Google si è buttata nella mischia con Stadia, con presentazioni in grande stile, potenzialità incredibili e l’occhio ben saldo verso il futuro, senza però mettere sul piatto la cosa più importante quando si tratta di videogiochi, i titoli.

Microsoft sa cosa vuol dire innovare, sa cosa vuol dire inseguire. Ha fatto entrambe le cose nella sua storia gloriosa e siamo certi che il progetto XCloud saprà stupirci ulteriormente quando uscirà dall’ombra per offrirsi a tutti i suoi potenziali utenti. Sulla carta è l’offerta streaming più allettante ma dovremmo testarla con mano qui in Italia, con le nostre connessioni, valutarne le librerie complete, prima di esprimere un giudizio finale.

Lasciamo decidere quindi a voi lettori qual’è il vincitore di questa sfida mozzafiato che si contende lo scettro del futuro dei videogiochi, perché di sicuro c’è soltanto che questi servizi sono la base per ciò che sarà il nostro modo di videogiocare fra non molti anni.